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Dal 15 aprile 2022, a Palazzo Merulana, la mostra Riscatti di città – Transizioni urbane a Roma.

Il progetto, giunto alla sua seconda edizione, prosegue il lavoro già tracciato nel 2020, stimolando la discussione e il confronto sulla rigenerazione urbana a Roma attraverso i temi delle diverse transizioni ecologica, digitale e culturale che la città dovrà affrontare a seguito dei grandi stravolgimenti del nostro tempo.

“Pochi giorni dopo il successo della prima edizione di Riscatti di città, è scoppiata la pandemia. Così ai problemi che avevamo già esposto si sono sommate nuove criticità e disuguaglianze. – affermano i curatori Nicola Brucoli, Carlo Settimio Battisti e Andrea Fulgenzi – Oggi vogliamo raccontare quei processi che stanno portando Roma verso un nuovo modello di città: più sostenibile, più accessibile e dove le comunità dal basso (ri)attivano costantemente il tessuto urbano. Abbiamo notato una diversa percezione di Roma nell’ultimo periodo: da città degradata e ingovernabile a luogo accogliente per progetti di rigenerazione urbana e per spazi ibridi che promuovono innovazione sociale. Roma può svolgere un ruolo di guida tra le metropoli contemporanee per uno sviluppo urbano davvero sostenibile e partecipato.” 

Pratiche e progetti, dati e installazioni: una mostra multidisciplinare per stimolare un cambio di paradigma nel vivere e progettare la città di domani. Una spinta ad una “nuova ecologia della mente” (Bateson) che enfatizza interventi green, progettazioni partecipate, co-creazione, progetti sociali inclusivi e nuove pratiche culturali. Un approccio multilivello alla divulgazione di idee e visioni accomunate dalla filosofia dell’eco-centrismo, necessaria per ripensare lo sviluppo urbano contemporaneo di Roma.

Attraverso due grandi mappaturenella quale sono stati inseriti oltre 400 punti tra luoghi dismessi e rigenerati e circa 300 centri di nuova produzione culturale a Roma, Riscatti di Città ha come obiettivo quello di proporre alternative alle attuali situazioni di abbandono o di necessità, presentando visioni, idee, progetti e iniziative che restituiscono valore al territorio.

URBAN-GAP presenta Ferroverde

RICUCITURA DEL VALLO FERROVIARIO E RICONNESSIONE DEI QUARTIERI NOMENTANO-TIBURTINA

La proposta si esprime metaforicamente con dei “ponti di sutura”, rappresentati dal naturale prolungamento delle vie principali esistenti, che saldano le profonde cicatrici urbane lasciate dalla linea ferroviaria e generano un sistema ciclo-pedonale diffuso di ponti verdi abitati, realizzando una fitta rete pedonale fatta di piazze, aree verdi e funzioni vibranti che lega indissolubilmente le sponde dei due quartieri Nomentano e Tiburtino, con l’intento di rimarginare questo brano di città. Il progetto si esprime nella sua centralità con la proposta di un grande piano verde sopra i binari, il “green plate”, una terrazza di 30.000 mq, capace di accogliere un ampio giardino pensile con alberi ornamentali anche di alto fusto, dove incontrarsi, lavorare e divertirsi. Una rete di nuovi spazi che lega i due quartieri, attraverso boulevard verdi e lussureggianti e un ponte abitato, il “ferroverde che non solo funge da collegamento tra due sponde ma è un luogo denso di attività, che regala oltre 6.500 mq di parco urbano. Il ponte, al suo interno, può ospitare oltre 8.500 mq di funzioni quali coworking, ristoranti, bar, spazi commerciali, spazi pubblici, una grande serra urbana e un grande tetto giardino praticabile con spazi dedicati all’arte contemporanea.