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Dolce Toscana nel vino
Il 28 ottobre alla Fattoria del Colle a Trequanda (Siena) si è svolto l’evento “Dolce Toscana nel vino”, dove Donatella Cinelli Colombini ha presentato il suo nuovo “Passito 2018 Bio” fatto con uve #Traminer a tiratura limitata.
Durante l’evento, è stato possibile degustare anche i vini dolci di dodici #DonnedelVino toscane di celebri brand di grande tradizione, come sette Vin Santo, due passiti, un occhio di pernice, un #Aleatico e un Moscadello di Montalcino.
La Toscana ha una lunga tradizione nella produzione di vini dolci di grande genealogia come l’Aleatico, il Moscadello di #Montalcino e il Vin Santo, il più conosciuto e il cui nome ha origine nel Concilio di Firenze del 1431.
Il giornalista enogastronomico Gianni Di Fabrizio ha moderato una discussione sulle scelte stilistiche e di #marketing per un possibile rilancio #futuro di questi vini, che sono stati spesso oggetto di contraffazioni e accorgimenti produttivi che riempiono il mercato con il Vin Santo scadente a prezzi bassissimi e incompatibili con il costoso processo produttivo tradizionale.

Era presente anche il dirigente dell’assessorato all’agricoltura della Regione Toscana presente, Roberto Scalacci.

Le produttrici hanno espresso il desiderio di essere tutelate da un disciplinare e corretta #comunicazione per educare i consumatori sulla differenza tra un Vin Santo scadente e un vino dolce pregiato che affina in caratelli per molti anni a cui deve corrispondere un #prezzo naturalmente superiore.
Il miglior veicolo per la vendita rimane in #cantina. L’esperienza, la visita agli ambienti dedicati all’appassimento così suggestivi guidano il #consumatore ad acquistare sicuramente il prodotto.

Generalmente, il #VinSanto è trascurato quando si parla della nuova immagine di un’azienda vinicola. Questo perché i produttori non sono motivati a investire risorse in un prodotto che non genera abbastanza ricavi in proporzione al #lavoro svolto. Per questo motivo, i vini dolci spesso non seguono le tendenze del #mercato e vestono “abiti vecchi” con il risultato di un #packaging non attraente. È importante comunicare la rarità di questi prodotti e creare un packaging più attraente che evolva il contenuto da farlo diventare un prodotto da collezione.
Dimentichiamo di abbinare questi vini pregiati ai cantucci!
Donatella Cinelli Colombini suggerisce che una possibile #strategia di marketing per i vini dolci riguarda il modo di consumarli: fuori pasto oppure a fine pasto in abbinamento con formaggi erborinati e stravecchi.
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Curatrice dell’evento: Maddalena Mazzeschi

I vini dolci delle #donnedelvino in degustazione:
•         BADIA A COLTIBUONO Vin Santo DOC 2013
•         Banfi Official Florus Moscadello di Montalcino DOC 2019
•         Tenuta di Capezzana Vin Santo di Carmignano DOC Riserva 2016
•         Castello di Querceto S.p.A. Vin Santo del Chianti Classico DOC 2018
•         Castello Sonnino Red Label Vin Santo del Chianti DOC 2015
•         Dei Vin Santo di Montepulciano DOC 2016
•         Donatella Cinelli Colombini Passito IGT Toscana 2018
•         Fattoria Aldobrandesca Aleatico Sovana DOC Superiore 2022
•         Fattoria Le Pupille Passito Solalto IGT Toscana 2019
•        Tenuta di Artimino – Wine Estate Vin Santo di Carmignano DOC Occhio di Pernice 2012
•         Tenuta Il Corno Vin Santo 2004
•         Villa di Vetrice Vin Santo del Chianti Rufina DOC 2005